La possibilità di affrontare un’emergenza Nazionale con una forza d’intervento altamente formata e pronta ha dato vita ad un accordo di cooperazione tra la Nostra Ass.ne e le Truppe Alpine dell’Esercito.
Espressione di questa collaborazione in tempi di pace è un’esercitazione denominata VARDIREX (Various Disaster Relief Management Exercise), che giunta alla 4ª edizione ha visto l’invio nella vicina Lombardia delle unità di intervento specialistico della Sez. di Conegliano.
Diverse i paesi coinvolti nell’esercitazione, che è stata oggetto di costante supervisione del DPC e delle sfere di comando dell’E.I. Il grosso delle operazioni si sono svolte tra Monza, Cesano Maderno e Salò con l’allestimento del polo logistico misto. Nell’occasione si è resa operativa e valutata la capacità operativa della Sala Emergenze ANA di Campiglia dei Berici (VI) collegandola sia via internet che etere all’esercitazione.
La sezione di Conegliano ha partecipato all’esercitazione inviando la Sq. SAPR.
Nella quarta edizione si sono approcciate varie tipologie di emergenza, riprendendo e verificando quanto fatto nelle precedenti edizioni con la simulazione di un evento sismico, mentre sono state introdotte delle variazioni in ambito idrogeologico sfruttando anche i nuclei di intervento acquatico.
La Squadra di Conegliano è stata impiegata per le fasi inziali degli interventi con lo scopo di individuare e mappare le aree circostanti allo scenario al fine di preparare e scegliere il la tipologia più consona di soccorso. Questi dispositivi di ridotte dimensioni e peso consentono un nuovo approccio all’emergenza. Le fasi testate prevedono il rapido invio nell’area interessata di un mezzo allestito con una sq completa che sfruttando le caratteristiche citate pocanzi portano il mezzo ad addentrarsi in luoghi invisibili al classico sorvolo in elicottero, raggiunto il luogo delle operazioni le attrezzature a bordo del drone vengono impiegate per la valutazione precisa dell’ambiente, permettendo di osserva in diretta video, la posizione e le eventuali condizioni della persona ferita. Queste attrezzature permettono anche la generazione di mappe e modelli 3D fedeli dell’area, che unito alle altre valutazioni permettono di scegliere ed inviare i soccorsi più idonei nonché di pianificarne anche i tempi di invio. I sorvoli dei droni sono stata altresì impegnati per i monitoraggi e la verifica delle aree di lavoro e di intervento sanitario. L’occasione ha visto l’impegno dei mezzi della Sez. come scorta per le colonne militari circolanti nei comuni.