Nell’autunno dello scorso anno, a San Vendemiano, è stata presentata all’intera Sezione, la nuova struttura sezionale di protezione civile. Ai convenuti erano state illustrate quali attività sarebbero state intraprese nel corso del 2000. Tra le priorità: l’esercitazione triveneta,programmata in primavera a Feltre e denominata “Feltria 2000 Via Claudia Augusta una strada antica alle origini dell’Europa”.
Ci eravamo proposti che per l’ appuntamento, dovevamo essere presenti con il maggior numero di volontari, e con le squadre già costituite,sulla base delle disposizioni impartite dalla sezione organizzatrice.
Con contatti periodici con la Sezione di Feltre, sono stati curati attentamente tutti i particolari, niente è stato lasciato al caso.
La nostra Sezione, a Feltre, si è presentata per l’esercitazione con 62 volontari, suddivisi per esperienza professionale in quattro squadre operative, ognuna delle quali composta da 11 volontari. Ad ogni squadra sono state affiancate da due componenti della squadra sanitaria, cinque uomini e tre donne, con al seguito il necessario per il primo pronto soccorso.
Per Feltre, sono state organizzate tre partenze: la prima nel primo pomeriggio di venerdì 14 aprile, con il compito di montare anche le tende per il ricovero dei volontari e preparare logisticamente il campo. Operazione portata a termine sotto un furioso temporale estivo.
La seconda colonna partiva nel tardo pomeriggio di venerdì, infine la terza partiva sabato 15 aprile all’alba da Pieve di Soligo, in tempo per essere presenti all’alza bandiera delle sette.
Hanno voluto essere presenti anche volontari con più di settanta anni, animati da un profondo spirito alpino, pur consapevoli di non avere alcuna copertura assicurativa.
Con loro c’era anche un volontario ancora convalescente dai postumi di una operazione chirurgica: a loro è stato assegnato il compito di “piantoni” al campobase.
L’esercitazione è iniziata alle ore 15.00 di venerdì 14 aprile, con l’arrivo all’area d’Amico dei nuclei sezionali. Alle 21.00, presso la sede della Comunità Montana Feltrina, con un “briefing” (anche gli alpini si sono inglesizzati),dei responsabili sezionali di protezione civile. Nel corso della quale sono state impartite le ultime disposizioni.
Nel corso dell’incontro il relatore ha dichiarato che solo due sezioni del triveneto erano presenti con le squadre già composte: Vicenza e Conegliano. Una piccola soddisfazione per il nucleo, in quanto, uno degli obbiettivi posti è stato centrato.
Sabato, sveglia alle sei seguita dall’alzabandiera alle sette. Subito dopo sono state formate le colonne per numero di cantiere, accompagnate nei posti di intervento da alpini della sezione di Feltre.
Due squadre, una con specialità boschiva e l’altra con attitudine edile, nel comune di Santa Giustina (cantieri 6 e 7);altre due con le stesse caratteristiche, nel comune di San Gregorio, a quasi 750 metri su livello del mare (cantieri 21b e 22).
Nonostante la fitta nebbia che ci ha fatto compagnia per tutto il giorno e con frequenti piovaschi, sono state ripulite da rovi e sterpaglie, stradine,ora percorribili per passeggiare nel verde intenso della vegetazione alpina.
Sono stati rifatti muretti di contenimento a secco,posti ai bordi delle strade,e sono stati liberati i piastri di ponti da ramaglie di alberi e da rifiuti,accumulati nel tempo che ostruivano naturale deflusso dell’acqua.
Sono stati ripristinati i caratteristici lavatoi in pietra alimentati da acqua di sorgente ,tipici delle zone montane,e lasciati all’abbandono. Nel passato venivano utilizzati per dissetarsi, o per far bere il bestiame. Dalle donne come “lavatrice” o, per attingere l’acqua per i fabbisogni della casa.
Una breve pausa a mezzogiorno per il pranzo, chi in cantiere,altri presso accoglienti sedi di gruppo. Poi tutti al lavoro fino a sera.
In programma nella giornata di sabato anche prove specifiche di interventi di protezione civile.
Alle scuole medie di Santa Giustina,si è svolta la simulazione della evacuazione di una scuola, alla quale hanno partecipato tutti gli alunni.
L’esercitazione consisteva nel far uscire tutti gli studenti, raggrupparli per classi di appartenenza in una zona sicura,quindi,verificare che tutti fossero presenti.
Alla prova è stata ipotizzata la scomparsa di persone,per la ricerca sono entrare in azione le unità cinofile,che in breve tempo, hanno individuato i dispersi.
La prova è riuscita perfettamente nonostante la pioggia. Ha assistito alla prova anche il nostro Coordinatore Nazionale Antonio Sarti, che ha, inoltre, fatto visita ai volontari impegnati nei cantieri, intrattenendosi come è sua consuetudine per scambiare due parole con loro.
Sempre in calendario per sabato a Lentiai, la prova di antincendio boschivo, coordinata dal Corpo Forestale Dello Stato.
Gradita la visita al campo base del Presidente Nazionale Parazzini, sabato sera, il quale era dispiaciuto per non poter essere presente domenica alla conclusione della manifestazione per impegni assunti in precedenza.
Nel pomeriggio, il Presidente della Sezione Gai, che, nella mattinata di sabato ha presenziato a Udine al cambio del comandante della Brigata Julia, è venuto a trovarci. Accompagnato dalla signora Afra, si è trattenuto con i volontari fino a tarda sera. Il Presidente inoltre, ha accompagnato a casa un volontario che nel pomeriggio di sabato è stato colto da un leggero malore,con molta probabilità causato da una congestione, il volontario ha lamentato, inoltre un dolore ad una gamba, e, quindi è stato prontamente accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale locale, per gli accertamenti. Fortunatamente non è stato rilevato nessun trauma, è stato trattenuto in osservazione per alcune ore, e successivamente in serata è stato dimesso.
Domenica di buon ora è stato smantellato il campo, questa volta senza pioggia: per fortuna era uscito il sole. Sono stati caricati i mezzi, alle 9 l’alzabandiera, poi la messa delle palme celebrata al campo. Al termine della cerimonia religiosa, tutti i 2000 partecipanti alla esercitazione si sono spostati nella zona della stazione ferroviaria per l’ammassamento.
Quindi la tradizionale sfilata per le vie di Feltre, una sosta in una piazza ,dove le autorità locali, si sono alternate al microfono per i tradizionali saluti.
Per alcuni volontari l’esercitazione di Feltre, non era finita, ma è continuata nei giorni successivi, per lavare tende,gli automezzi e per sistemare le attrezzature utilizzate.
Andrea Danieli