Da ormai diverso tempo l’Associazione Nazionale Alpini, collabora con le Istituzioni per opere di pubblica utilità, sia nel sociale con il volontariato alpino, con la Protezione Civile con interventi sulla prevenzione, previsione e soccorso
Dopo l’intervento in Friuli del maggio 1976, distrutto da un terremoto, la Sede Nazionale, ha ritenuto opportuno creare una propria struttura di Protezione Civile, in grado di intervenire con rapidità, autonomia ed efficacia, in soccorso a popolazioni colpite da calamità naturali.
Da allora ad oggi, sono stati fatti grandi passi in avanti: la Sede Nazionale si è raccordata con il Dipartimento per la Protezione civile del Ministero degli Interni, inoltre si è convenzionata con quasi tutte le Regioni.
Attualmente, i volontari di Protezione civile dell’ANA sono più di 12.000, suddivisi in 70 nuclei sezionali, con 4 raggruppamenti ed altrettanti depositi, coordinati direttamente della Sede Nazionale.
La struttura, dispone tra l’altro di un ospedale da campo, con attrezzature d’avanguardia, gestito da personale volontario di grande professionalità, in grado di operare in assoluta autonomia in Italia e all’Estero.
KUKES (Albania) – Allestimento tendopoli
Particolare attenzione è rivolta alla formazione e preparazione dei volontari: con molta probabilità siamo gli unici, a livello nazionale, che ci addestriamo costantemente per essere preparati ad intervenire in caso di calamità.
In questo momento, la professionalità dei volontari dell’ANA è ottima in tutti i settori essendo questi, nonostante la carenza di mezzi, estremamente affidabili e capaci ed in grado di attivarsi in meno di 48 ore per recarsi sul luogo del sinistro in totale autonomia.
I luoghi in cui sono state presenti le “tute arancione” per prestare soccorso a popolazioni colpite da eventi calamitosi sono note a tutti: terremoto in Campania e Basilicata, Umbria e Marche, alluvioni della Valtellina , del Piemonte e della Versilia, a Sarno in Campania, a Comiso in Sicilia, in aiuto ai profughi fuggiti dalla guerra dei Balcani, per ultimo, in ordine di tempo, in Valle D’Aosta nel dicembre scorso.
Fuori dell’Italia siamo stati a Kukes e Valona, in terra Albanese, per la costruzione di campi di accoglienza per profughi Kosovari, in Francia, dove la Protezione Civile dell’ANA, è stata l’unica associazione di volontariato italiana ad essere precettata e inviata sul posto per aiutare gli abitanti del Dipartimento di Dordogna, devastato da una disastrosa tromba d’aria.
SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA (TV) Esercitazione con soccorso di elicottero del SUEM
Per mantenere il nostro nucleo addestrato, la Sezione di Conegliano ha ritenuto necessario organizzare un’esercitazione di Protezione Civile del terzo raggruppamento triveneto. La Manifestazione si svolgerà nella primavera del 2002. Di norma, a queste manifestazioni partecipano più di 1.500 volontari ANA.
La nostra Sezione, stimata per l’impegno con cui si prodiga nel sociale, si propone alle istituzioni pubbliche locali per organizzare l’esercitazione. L’invito è stato esteso anche alla Regione Veneto e alla Provincia di Treviso.
Saranno invitate anche le associazioni di volontariato presenti nel territorio. A quelle che aderiranno alla iniziativa saranno affidati compiti specifici come, ad esempio, la viabilità, il settore sanitario e i collegamenti radio, oltre a partecipare attivamente alle prove tecniche di simulazione.
Alla manifestazione parteciperanno anche alpini non inseriti nei ranghi della Protezione Civile, in quanto all’esercitazione sarà abbinata la giornata nazionale di Protezione Civile.
L’intera Sezione di Conegliano è convinta che una occasione del genere non sia da perdere, considerando che, con molta probabilità, nel futuro sarà quasi impossibile ripeterne una di simile.
In questa esercitazione saranno coinvolte, oltre ai vertici della Sede Nazionale, come “volontari di supporto” Antonio Sarti, coordinatore nazionale di P.C., il Gen. Maurizio Gorza, responsabile per il Veneto e Trentino Alto Adige, il Col. Rolando Parisotto, responsabile per il Friuli, e il Gen. Aurelio De Maria, responsabile del C.C.I.O..
L’esercitazione sarà improntata sulla prevenzione e soccorso.
La prevenzione riguarderà la pulizia dell’alveo di fiumi, torrenti e fossi, l’arginatura di corsi d’acqua, la bonifica di aree boschive, la tutela e salvaguardia dell’ambientale, il ripristino di strade e quant’altro inerente alla prevenzione. Per quanto riguarda il soccorso, saranno organizzate nella giornata di sabato delle prove tecniche specifiche di soccorso a persone vittime di ipotetici terremoti o esondazioni.
Le Amministrazioni locali, convinte della bontà della nostra proposta, hanno aderito con propri progetti e daranno il loro contributo; in cambio riceveranno prestazioni con manodopera a costo zero su strutture di pubblica utilità.
Auspichiamo la collaborazione degli enti locali, nella speranza di riuscire a organizzare almeno un cantiere in ogni comune dove è presente un gruppo alpini della Sezione.
Andrea Danieli
responsabile del Nucleo Sezionale di P.C.