Le Sezioni di Conegliano e Vittorio Veneto hanno aderito al progetto del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale progettando e organizzando il primo Campo Scuola in Cansiglio “Anch’io Sono la Protezione Civile” con oltre 40 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni.
Tutto è nato tre anni fa quando un manipolo di volontari ha deciso di accettare una sfida: l’incontro con i bambini della scuola materna per parlare dei pericoli in casa, di come ci si deve comportare quando bisogna chiamare il 118. La giornata è stata un successo e da lì è nato il Gruppo di Protezione Civile ANA denominato PROGETTO SCUOLA.
Una dozzina di volontari delle Sezioni di Conegliano e di Vittorio Veneto hanno iniziato gli incontri presso le scuole primarie per far conoscere ai piccoli studenti la Protezione Civile, per parlare dei rischi che possono colpire il nostro territorio ed in particolare del terremoto. Incontri informativi creati in modo pratico e divertente perché i bambini possano partecipare attivamente con giochi ed interventi pratici nelle piccole esercitazioni.
Col passare del tempo il gruppo è cresciuto professionalmente tanto che ad aprile 2019 ha partecipato alla Esercitazione di Protezione Civile del Terzo Raggruppamento a Valdagno dove sono intervenuti in una scuola primaria ed in due scuole medie per incontrarsi con i ragazzi e parlare di terremoto e di rischio Idrogeologico, come affrontare le emergenze con consapevolezza. Mentre al campo base circa 200 ragazzi hanno partecipato alla dimostrazione delle emergenze e delle attrezzature della Colonna mobile, insomma tutti i volontari del Progetto Scuola erano impegnati con un totale di circa 400 ragazzi.
Intanto, piano piano un sogno stava prendendo forma e dopo varie ricerche, raccolte di informazioni e di materiale, il sogno è diventato una realtà: organizzare un campo scuola di Protezione Civile.
La Sezione di Conegliano insieme a quella di Vittorio Veneto hanno aderito al progetto del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale ed hanno Progettato ed organizzato il primo Campo Scuola in Cansiglio “Anch’io Sono la Protezione Civile” con oltre 40 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni.
Una settimana di vita insieme, di condivisioni, di lezioni, escursioni e passeggiate nella foresta del Cansiglio, di notti in tenda.
I ragazzi, divisi in squadre contraddistinte dalle magliette di diverso colore, composte da sei/sette elementi ciascuna hanno avuto modo di svolgere delle attività didattiche e pratiche relative alle attività di Protezione Civile, ma anche di tutela e salvaguardia dell’ambiente che ci circonda, della prevenzione degli incendi boschivi, hanno potuto vedere e capire cosa è accaduto con la tempesta Vaia del 29 ottobre 2018 e cosa è stato fatto e cosa sta facendo la Protezione Civile, intesa in senso lato, per il ripristino dell’ambiente.
Durante le attività i ragazzi hanno imparato “giocando” ad usare le radio ricetrasmittenti, come usare le carte topografiche e le bussole, come orientarsi, a cosa serve il drone in Protezione Civile, piccoli ma importanti elementi di Primo soccorso, gestire le emergenze terremoto ed idrogeologico con l’apertura del COC. Oltre ai volontari di PC sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Belluno con le loro unità cinofile ed Antincendio boschivo, la Guardia di Finanza con le unità cinofile e soccorso alpino, i carabinieri ed i carabinieri forestali, il Corpo Nazionale di Soccorso alpino e speleologico ed il reparto salmerie di Vittorio Veneto. Una giornata è stata dedicata all’escursione a Mezzomiglio, al quale siamo arrivati percorrendo il Bosco del Cansiglio, mentre un’altra giornata al villaggio Cimbro ed al museo del Cansiglio.
I ragazzi hanno svolto a rotazione dei piccoli compiti, come tenere in ordine le tende e dare una mano in cucina, servendo i pasti ai compagni e lavando le stoviglie. Si è operato perché si realizzasse giorno dopo giorno una sempre più forte dinamica di gruppo e di squadra, in cui ogni ragazzo ha avuto un ruolo attivo nel partecipare alle varie attività.
Bilancio più che positivo per il campo scuola “Anch’io sono la Protezione civile”, all’hangar del Cansiglio ex Caserma Bianchin, nel Bellunese. Lo hanno confermato con soddisfazione Claudio Lucchet e Mirella Meler, della protezione civile Ana della sezione di Conegliano ed è stato ribadito anche dal funzionario del Dipartimento di Protezione Civile e dal rappresentante della Protezione Civile ANA Nazionale che sono arrivati in visita al campo.
Ebbene, in Alpago, secondo quanto predisposto dalle linee guida nazionali, ci si è preoccupati di far maturare il rispetto civico, la conoscenza e il rispetto dell’ambiente, si è favorito lo sviluppo dei valori legati alla solidarietà, di far apprendere i principi e le attività svolte dalla protezione civile. All’inizio del campo e alla sua conclusione i giovanissimi partecipanti hanno risposto agli stessi test-domande. Tale griglia di valutazione è stata inoltrata al Dipartimento di Protezione civile di Roma che viene tenuta in considerazione per misurare il loro grado di acquisizione e comprensione. E sarà utile per formulare delle strategie di correzione e di miglioramento della proposta locale e anche in chiave complessiva nazionale.
E i ragazzi, al termine di questa esperienza, con entusiasmo e qualche lacrima agli occhi, hanno espresso i sentimenti che si sono portati nel cuore.
Sabato, alla giornata finale, hanno partecipato fra gli altri il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero, i presidenti delle sezioni Ana di Conegliano e Vittorio Veneto Gino Dorigo e Francesco Introvigne, il coordinatore della Protezione civile Triveneta Andrea Da Broi che ha consegnato ad ogni ragazzo l’attestato di partecipazione al campo, Fabio Chies, sindaco di Conegliano, insieme al vicepresidente della sede nazionale di Ana Protezione civile.
Ma l’esperienza del campo scuola non è finita il 6 luglio con la chiusura del campo, perché i volontari di Protezione Civile, con la referente del Campo scuola Mikol Zanardo, continuano a tenersi in contatto con i ragazzi inviando delle “notizie in pillola” per tenerli informati sui rischi e le attività di Pc, ma soprattutto mediante incontri periodici per tenere attivi i ragazzi. Il primo si è svolto qualche sabato fa presso il magazzino di PC a Conegliano dove i ragazzi hanno provato la saccata per la realizzazione degli argini in caso di esondazione, la conoscenza del carrello emergenza e l’immancabile gara con le manichette. Domenica 27 ottobre saranno parte della sfilata al 10° raduno “Gruppo Conegliano” insieme ai Volontari di Protezione Civile Ana.
Parlano i ragazzi del Campo Scuola
Noi, 40 ragazzi dai 12 ai 14, quest’estate abbiamo vissuto un’esperienza diversa e molto entusiasmante. Presso l’Hangar del Pian Cansiglio, la Protezione Civile delle sezioni ANA di Conegliano e Vittorio Veneto ha offerto una settimana di attività riguardanti il servizio Nazionale di Protezione Civile. Abbiamo avuto modo di isolarci da cellulari e televisione che nella nostra vita riescono ad occupare gran parte della giornata; lì la precedenza invece l’aveva lo stare insieme, l’imparare divertendosi. Il nostro gruppo, questi valori li ha messi in pratica dedicandosi a creare nuovi rapporti con le persone; tutto ciò è stato reso possibile anche grazie alla calorosa accoglienza che i volontari ci hanno riservato fin dal primo giorno. Alla mattina la sveglia suonava presto, ma la voglia di iniziare una nuova giornata era molta perciò, dopo una buona colazione e l’alzabandiera iniziavano le attività: nell’hangar assistevamo agli interventi di alcuni rappresentanti delle forze di protezione civile come la ricerca di persone da parte dei volontari e dei vigili del fuoco e dell’unità cinofila, oppure il corso di primo soccorso. Sicuramente quella che ha riscontrato maggior successo è stata l’escursione con i carabinieri forestali alla scoperta dei segreti del bosco e dei suoi abitanti; camminate come queste ci stancavano, ma la nostra motivazione era il pensiero che all’arrivo ci aspettava un pranzo a dir poco speciale e sempre abbondante. Il punto di forza del campo scuola è stato il cambiamento della vita quotidiana con la vita in tenda, l’organizzarsi autonomamente nella cura personale e lo stare in compagnia; è stato per questi motivi che in noi si è creato un forte spirito di squadra che portiamo avanti nonostante l’esperienza si sia conclusa. Nonostante alcune difficoltà nell’organizzazione di grandi attività, i volontari e tutto il comitato organizzativo hanno saputo offrirci un’avventura di divertimento, apprendimento di un ambiente diverso; una lezione di vita che ci ha fatto crescere e grazie alla quale, la squadra di ragazzi estranei, è diventata una compagnia di amici che condividono una nuova conoscenza.
Marta Battistuzzi