SONTIUM ’93

A Gorizia

Nei giorni di Venerdì 24, sabato 25, domenica 26 Settembre si è svolta sotto una pioggia torrenziale l’esercitazione di Protezione Civile denominata “SONTIUM 93” presso la città di Gorizia.
Tanta acqua così credo che pochi se la ricordino e ha messo a dura prova uomini e materiali.
Ma gli Alpini non hanno paura diceva una canzone: ed è vero, gli Alpini non hanno avuto paura e sono riusciti, anche se pur con molte difficoltà, a portare avanti quello che si erano prefissati di fare.
Noi ce la siamo cavata piuttosto bene, siamo partiti più attrezzati del solito siamo riusciti ad organizzarci più che dignitosamente con un capannone prestatoci del gruppo di Susegana adibito a mensa e a due ampie tende.
Ma come e andata l’esercitazione?
Diciamo tutto sommato benino. siamo riusciti ad operare il sabato nel cantiere di Lucinino presso la sede del gruppo Alpini spostando montagne di terra e costruendo aiuole per l’abbellimento della sede stessa.
Forse questa non è Protezione Civile e ritengo che per le prossime esercitazioni bisognerà rivedere qualcosa.
Un’esercitazione non può limitarsi a uno spostamento di montagne di terra o ad un taglio di cespugli, ma qualcos’altro tipo interventi sanitari simulati, informazione alla popolazione attraverso spiegazioni teorico pratiche ecc…
La domenica è stata ancora acqua con uno spiraglio di bel tempo verso le undici che ci ha dato la possibilità di sfilare per le vie della città.
Insomma una esperienza che ha mostrato i suoi lati positivi e negativi, e le lacune strutturali che, una volta di più, ci ha visti operare con materiali e indumenti poco idonei.
Ma a questo speriamo di sopperire al più presto.
Di questi tre giorni a Gorizia ci resta la buona organizzazione e un buon affiatamento.
Nel disegno siamo riusciti a sorridere e scherzare ma se ci avessero avvertito che l’acqua faceva così male…

A Bibano

Nella giornata di Sabato primo Maggio il Nucleo di Protezione Civile Sezionale ha svolto una prova pratica di intervento presso la sede A.N.A. di Bibano e nelle zone limitrofe.
La prova è iniziativa con l’allestimento del campo base ed è proseguita con interventi di soccorso feriti attraverso una fitta maglia radio.
La Protezione Civile Sezionale ringrazia gli Alpini del gruppo di Bibano e il Capogruppo per la loro disponibilità e per la cena generosamente offerta.
Questo tipo di interventi sono la base per un lavoro di preparazione e di specializzazione dei nostri Volontari per far si che la nostra opera abbia dei seri risultati.
S.R.

Al Bosco delle "Penne Mozze"

Anche quest’anno, come gli altri anni, il nucleo di Protezione Civile Sezionale ha dato il suo contributo alla buona riuscita della manifestazione, in ricordo dei caduti delle grandi guerre tenutasi al Bosco delle Penne Mozze.
La tenda del Pronto Soccorso, montata nel solito posto strategico, e i volontari della sanità e dei radiofonisti hanno, con il loro altruismo, dato un senso di sicurezza a tutte le Penne Nere e ai loro familiari intervenuti come ogni anno in gran numero.
E’ stata, anche se pur minima, una prova di solidarietà nei confronti di tutti i partecipanti.
Numerosi gli interventi sanitari effettuati, dall’iniezione a qualche «vECIO», alla sbucciatura dei ginocchi, a malori vari.
Molti i ringraziamenti e gli elogi che ci sono stati rivolti da parte di tutti, e questo, senza falsa modestia, ci fa onore perché vediamo che il nostro lavoro, che da tempo stiamo portando avanti non solo è utile, ma viene anche apprezzato.
Un ringraziamento va a tutti gli alpini che si sono prestati a questa nobile opera e, senza togliere nulla a nessuno, un ringraziamento particolare va al dott. Battistella che speriamo di far intervenire più spesso alle nostre iniziative.
Ma quest’anno si è sentita la mancanza al Bosco di un “tutto fare” di disponibilità e cortesia – Marino DAL MORO – che sempre ci ha aiutato ed elogiato per il nostro intervento. A lui va il nostro più sentito ricordo.

16-17 Ottobre 1993 (GIANO 93)

Un altro terremoto con deragliamento di un treno che trasportava sostanze tossiche, in località Campidui. Lo ricordiamo come un momento diverso e allo stesso tempo interessante, dove, sotto la pioggia, i 30 partecipanti hanno potuto esercitarsi in caso di disastro causato da sostanze chimiche.