La Protezione Civile ANA è il fiore all’occhiello della nostra Associazione, avendo ricevuto importanti riconoscimenti dal Dipartimento della PC nazionale e dal ministero dell’Interno. E’ stato da più parti rilevato come risulti essere la più accreditata sotto il profilo organizzativo, sia per la gestione delle emergenze, sia per il supporto logistico nelle fasi di addestramento e di formazione dei volontari, i quali sono in grado di coprire l’eventuale emergenza garantendo delle squadre necessarie entro 24 ore dalla richiesta.
Questa macchina ben “rodata”, questo esempio di capacità ed efficienza non viene dal nulla: sotto c’è l’impegno per il volontariato e lo spirito di iniziativa dei responsabili sezionali.
La nostra PC è attiva non solo in situazioni di emergenza, ma anche in manifestazioni organizzate per migliorare l’efficienza operativa e la professionalità dei volontari.
In tale ottica si inquadrano i raduni intersezionali, l’ultimo dei quali si è svolto a Bassano, sabato 19 e domenica 20 settembre.
Folto come al solito il nucleo volontari della Sezione Conegliano: Zanin G., Giusti S., Campodall’Orto M., Menghin P.L., Danieli B., Coletti D., Borsoi V., Speranza A., Rossi Z., Mazzero G., Frare G.D., Frassinelli U., Benedosso G. e Cisotto P.. Partiti sabato alle 5 con il furgone della PC e tre vetture private, sono stati successivamente raggiunti dal presidente Gai, da Maretto e Mirko Cadorin.
Anche questa volta l’impegno delle Penne Nere ha lasciato segni tangibili. Spalleggiati da amici degli Alpini e da specialisti sub, i volontari della nostra PC hanno portato a termine una complessa esercitazione, articolata in quattro cantieri nei pressi del Brenta. Si è trattato di risistemare le rive del fiume e di ripristinare alcuni sentieri sulle due sponde. In particolare i volontari in tuta arancione del nucleo della nostra Sezione sono stati impegnati a cementare la discesa dell’acqua del vecchio macello al Brenta.
Bassano è una città molto cara alle Penne Nere, sia per i segni indelebili che queste vi hanno lasciato, sia per quel simulacro a loro tanto caro, e che ne rappresenta uno dei simboli: il ponte degli Alpini. La fiaccolata notturna dal castello al ponte ha rappresentato la parte “religiosa” di tutta la manifestazione. A rendere la coreografia ancora più suggestiva hanno contribuito le note dalla fanfara sezionale di Bassano, che precedeva il corteo. La lunga scia luminosa che scendeva lenta lungo il Brenta ha dato alla sponda sinistra del fiume una aspetto irreale.
La manifestazione ha avuto il suo epilogo domenica a Rosà: cade infatti quest’anno l’ottantesimo anniversario della prima esecuzione della canzone del Grappa. Alla sfilata è seguita l’orazione ufficiale del nuovo Presidente nazionale, Parazzini.
Maretto Luigi